ZANZARA AEDES E ZANZARA CULEX
Secondo il Ministero della Salute, ad oggi Aedes Albopictus (meglio nota come “zanzara tigre”), e Culex pipiens (la zanzara comune) hanno assunto un’importanza sanitaria di rilievo.
In particolare la zanzara tigre è da considerarsi ormai endemica in Italia e i focolai dell’insetto sono presenti, in maniera discontinua, sul territorio di tutte le Regioni, ad esclusione della Valle d’ Aosta. Si è adattata e radicata soprattutto in ambiente urbano e suburbano.
Purtroppo le punture di zanzare non causano solo qualche prurito.
Sono sempre più frequenti infatti i casi in cui anche in Italia si manifestano malattie considerate tropicali, il cui vettore sono proprio le zanzare.
La febbre Chikungunya e la Dengue sono malattie acute virali trasmesse dalla zanzara Aedes, mentre la malattia da virus West Nile è una malattia infettiva virale trasmessa da un virus – Flavivirus – veicolato dalle punture di zanzara Culex.
ZANZARA TIGRE
CHIKUNGUNYA, I SINTOMI DELLA FEBBRE VIRALE TRASMESSA DALLA ZANZARA TIGRE
La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzara tigre infetta.
La trasmissione non avviene per contatto diretto tra persona e persona e non esiste un vaccino per prevenirla.
Dopo un’incubazione da 3 a 12 giorni, si manifesta con sintomi simil-influenzali: febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e dolore agli arti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”).
Si può sviluppare anche esantema pruriginoso. I sintomi si risolvono spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono andare avanti anche per mesi.
Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (entro 3-5 giorni) o neurologica, soprattutto nei bambini.
In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con preesistenti patologie. La mortalità è dello 0,4%.
DENGUE
La dengue è endemica nelle aree del mondo a clima tropicale ma si sta rapidamente diffondendo anche in Africa e nell’America del Sud.
Per quanto riguarda il nostro Paese, dal 2007 si è assistito ad un aumento dei casi importati di Dengue – da persone che hanno viaggiato all’estero nelle zone dove la zanzara vettore del virus è molto diffusa – soprattutto nel Centro Nord.
La Dengue è generalmente sintomatica solo nel 25% dei casi e si manifesta con febbre anche superiore a 40°C, eruzioni cutanee, forti dolori muscolari ed articolari, grave malessere e forte mal di testa per 2-7 giorni.
In caso di dengue emorragico, si possono avere emorragie interne, problemi respiratori e gastro-intestinali e può essere letale.
Nei casi di Dengue non emorragica, la terapia solitamente è solo sintomatica cioè non uccide il virus, ma consente di alleviare i sintomi della malattia, per esempio tramite somministrazione di liquidi per ovviare alla disidratazione da diarrea; antipiretici per tenere sotto controllo la febbre; antalgici per attenuare i dolori articolari, etc.
FEBBRE DEL NILO
IL VIRUS DEL WEST NILE SCOPERTO NEL VENEZIANO
La febbre del Nilo (West Nile) è una malattia provocata dal virus West Nile, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda. Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.
Nell’estate del 2012 è stato rilevato, nella zona del Livenza, un nuovo ceppo della malattia caratteristico del Veneto. Questo significa che il virus originario è mutato e ora presenta caratteristiche uniche e specifiche localizzate nel territorio in cui è presente.
Il periodo di incubazione dal momento della puntura di zanzara tigre infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
Nella maggioranza dei casi il virus West Nile non comporta grandi sintomi e problemi per la salute, soltanto un po’ di alterazione e spossatezza.
Fra i casi sintomatici, invece, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
“La zanzara è in assoluto l’animale
più pericoloso per l’uomo” (Fonte Live Science)